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lunedì 15 aprile 2013

Era nato per esprimere il dissenso

|47| giovani scrittori tedeschi a cui gli editori del loro paese non pubblicavano i libri, perchè, dicevano, non c’era la carta, gli occupanti alleati la razionavano. «Non ci pubblicate i libri - avevano risposto gli scrittori- e allora noi li leggeremo in pubblico» |63| L’idea era di ripetere, l’esperienza anche da noi: il nostro mercato letterario era bloccato dall’egemonia del realismo (parallela ad un’altra egemonia), per romperla bisognava portare il fare letterario in piazza, leggere i libri dei nuovi autori in pubblico.  |
videorlab / un-pomeriggio-di-fine..
Gruppo 63. Era nato per esprimere il dissenso delle nuove generazioni di letterali e fini per diventare - come sospetto sia ora - una delle tante cinghie di trasmissione della burocrazia di sinistra. La sua data cimiteriale fu il 1968: ce ne andammo io, Filippini, Giuliani, Manganelli, ecc. Invece Sanguineti si fece eleggere senatore dal Pci, Balestrini si dedicò all’epopea dei compagni che sbagliano, Eco, Barilli Guglielmi eccetera. Va be’, lasciamo perdere. Quarant’anni? Buon pro gli faccia. 

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