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lunedì 30 dicembre 2013

1950 Autoanalisi, dalla lettura allo scrivere

Karen Horney 1942 Self-analysis
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  1. L'autoanalisi - Page 9 - Google Books Result

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    ... la celebre psicanalista tedesco-americana definisce la collaborazione attiva del ...Karen Horney si scaglia contro il sospetto che il processo di autoanalisi non  ...

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nota. Musatti (1950) è stato tra i primi ad approfondire gli aspetti e le funzioni psicologiche del guardare un film, segnalando l’analogia tra sogno e cinema. Sia nei sogni che al cinema le immagini presentano un carattere di realtà pur non inserendosi nella realtà, rispondono ai bisogni immaginari e alle pulsioni più intime permettendone la soddisfazione allucinatoria, e sono sottoposte agli stessi processi intrapsichici: spostamento, proiezione, oblio, eccetera. La seduta cinematografica, inoltre, presenta tutta una serie di caratteristiche che favoriscono un coinvolgimento così forte, come l’oscurità, il volume alto, la posizione rilassata, la passività. “La visione di un film modifica lo stato di coscienza di una persona: lo spettatore viene proiettato in una dimensione spazio-temporale in cui esiste solo la storia rappresentata sullo schermo, che annulla, almeno temporaneamente , la realtà circostante. Questa nuova dimensione è in grado di suscitare emozioni, indurre alla riflessione su sé stessi e la propria esistenza, inviare spunti per un dialogo, che produrrà mutamenti in coloro che ne sono coinvolti” (Fata, 2003). I meccanismi psicologici coinvolti sono principalmente quelli di identificazione, per cui una carenza o un bisogno interno vengono mitigati attraverso l’identificazione, appunto, delle emozioni e dei vissuti dei personaggi del film, e la proiezione, per cui si affrontano i conflitti interni o gli aspetti più spiacevoli di sé cogliendoli, come oggettivi, nei personaggi del film.

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